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EconomiaItalia

Casa, le città resistono al calo dei prezzi. La classe energetica fa la differenza – di Giulia Cimpanelli

La contrazione del mercato apre a una diminuzione delle quotazioni. Il caso di Milano: il prezzo al metro passa dai 5.775 euro per la classe A+ ai 4.830 euro per la classe G

Comprare casa in Italia oggi costa meno e con la continua riduzione delle compravendite dall’inizio del 2024, i valori immobiliari potrebbero scendere ulteriormente. A sottolinearlo è un’analisi di mercato di Centro Studi Sarpi Immobiliare. Non esulti però chi sta cercando nelle due principali metropoli: Milano e Roma si scostano dal resto del Paese e qui i prezzi continuano a crescere.

Per risparmiare, nel capoluogo lombardo, si può optare per un immobile di classe energetica bassa, anche se sul lungo periodo non è detto che la scelta ripaghi, anche perché l’investimento iniziale si dovrebbe tradurre in un significativo risparmio energetico e quindi in minori spese annuali.

Lo studio del Centro Studi Sarpi Immobiliare ha analizzato l’effetto della classe energetica sul prezzo di un immobile situato a Milano. Per illustrare tale impatto è stato preso in considerazione un immobile medio con un costo di 5.000 euro al metro quadro sul mercato, evidenziando le variazioni del prezzo al metro quadro in base alla classe energetica. I dati mostrano che il prezzo varia significativamente a seconda della classe energetica riportata sull’attestato di prestazione energetica. Ad esempio, il prezzo al metro quadro aumenta a 5.775euro/mq per la classe A+ (+15,5.%), mentre diminuisce a 4.830 euro/mq per la classe G (-4,4%).

La situazione di Milano si distingue rispetto al resto del Paese. Nelle aree centrali della città, le abitazioni con classificazioni energetiche più alte mostrano un aumento significativo dei prezzi, mentre quelle con classificazioni inferiori hanno un impatto meno marcato. È interessante notare che la maggior parte degli edifici classificati come classe A ed A+ – che registrano un notevole incremento di valore – sono di costruzione recente.

I prezzi

In generale però, nonostante un calo nelle compravendite, i prezzi medi di vendita hanno registrato un aumento del 4,1% in media in tutte le principali città esaminate (Milano, Torino, Roma, Palermo, Firenze, Napoli, Bologna e Genova) rispetto al 2022, attestandosi su un valore medio generale di 4.919 euro al metro quadro.

Milano e Firenze sono le città più resilienti, con incrementi dei prezzi del +7,9% e +5,8% rispettivamente, mentre a Bologna si è registrato solo un aumento dello 0,6%. La città di Milano ha raggiunto un prezzo medio di vendita di 5.400 euro al mq ed un valore di 3.800 euro al mq nelle aree periferiche.

Continua a calare, però, il numero delle compravendite. Gli ultimi dati sul settore immobiliare pubblicati dell’Agenzia delle entrate evidenziano una decrescita del 3,3% nell’ultimo trimestre del 2023, così come nei trimestri precedenti. La domanda, dunque, è: per quanto i prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane possono resistere a questa diminuzione delle transazioni?

Fonte
repubblica.it
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