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Miscellanea

Con Omicron 4 e 5 il via alla quinta ondata in Sudafrica. Allerta Oms

Ecdc: “Potrebbero avere impatto significativo su trasmissibilità, gravità e immunità”

Mentre l’Italia inizia la sua primavera libera da mascherine e da restrizioni, in altri Paesi del mondo è arrivata la quinta ondata.
Omicron 4 e 5, le due sottovarianti di BA.1, Omicron base, rappresentano più della metà dei nuovi casi Covid in Sudafrica e buona parte di quelli in America.
L’aumento dei contagi sta vedendo, a poche settimane dal sopravvento di queste varianti, anche un aumento delle ospedalizzazioni e un nuovo studio cinese, diffuso sulla piattaforma pre-print ‘bioRxiv’, mette in allerta.
“La continua evoluzione di Omicron – si legge – pone grandi sfide all’immunità di gregge e suggerisce che richiami fatti con vaccini mirati su BA.1 potrebbero non essere l’ideale per ottenere una protezione a largo spettro”.

Servono presto i vaccini di nuova generazione attesi per l’autunno

Insomma, secondo i nuovi dati, Omicron 4 e 5 ci metterebbero di fronte a una fuga immunitaria contro la quale poco potrebbero anche i “vecchi” vaccini, nonostante al momento la malattia grave continui a essere nella maggior parte dei casi arginata.
“L’attività neutralizzante contro BA.4 e BA.5 è bassa, peggio per i non vaccinati che per i vaccinati – rilevano i ricercatori dell’ Africa Health Research Institute di Durban- ma comunque realisticamente insufficiente a proteggere dall’infezione”.

omicron
Ecco perché, nel mondo, è corsa ai vaccini ad ampio spettro di nuova generazione.

In America prevale la BA.2.12.1.

Gli esperti ricordano che in Italia, al momento, la situazione non desta particolare preoccupazione e che in Sudafrica, per vaccinazioni, età, modi di vivere e clima, sussistono condizioni diverse.
Così come diverse sono negli USA, dove, più che Omicron 4 e 5, prevale la sottovariante  BA.2.12.1.
Anche questa ha di gran lunga superato BA.2, che in termini di trasmissibilità risultava più virulenta del 30% rispetto a BA.1.
BA.2.12.1 viene indicata come più contagiosa di un 25%, mentre BA.4 e BA.5 del 10% .

Il potere di fuga immunitaria

I rapporti cambiano, però, se si considera il potere di fuga immunitaria di queste sottovarianti figlie di Omicron.
Se, infatti, per BA.2 il potere di fuga immunitaria era contrassegnato con un solo segno positivo +, per BA.2.12.1 e BA.4 e 5 lo è con 3 segni +.
Non è ancora stato quantificato in rapporto alle due o tre dosi di vaccino inoculate ma l’Oms, così come Ecdc, stanno all’erta in quanto sembrano tre volte più capaci di bucare le difese immunitarie di Omicron base.

FONTE  metropolitano.it

Fonte di notizie
metropolitano.it
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