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Miscellanea

Ferrari combatte i falsari: distrutti 400 mila ricambi non originali e tre auto contraffatte – di Andrea Paoletti

A Maranello hanno preso molto seriamente un problema che riguarda merchandising, pezzi di ricambio, siti web fasulli e vere e proprie auto «taroccate». Per non parlare del frigorifero

Non esiste al mondo un marchio con la stessa potenza evocativa della Ferrari: non si tratta solo dei successi sportivi, di un fondatore – il Drake – che è entrato nella leggenda, o dell’aver realizzato centinaia di modelli uno più affascinante dell’altro. Il Cavallino Rampante è un simbolo del meglio dell’ingegneria e dello stile italiano e non è un mistero che possedere una vettura «Made in Maranello» sia un sogno per milioni di persone. Peccato che ci siano persone disposte a tutto pur di approfittare della popolarità della Ferrari, realizzando e smerciando prodotti contraffatti di qualsiasi tipo e fascia di prezzo.

Abbigliamento, orologi, scarpe e siti fasulli

Avevamo già parlato delle ricompense che Ferrari riconosce a chi segnala pezzi di ricambio non originali, ma l’impegno dei vertici di Maranello nell’opporsi ad un fenomeno dilagante è diventato sempre più rilevante, anche in termini di risorse dedicate a questa battaglia tutta speciale e non meno difficile di quella che affrontano le monoposto di Formula 1 impegnate sui circuiti. Per dare un’idea del volume di merce illecita che Ferrari è riuscita ad intercettare e, con l’aiuto delle Forze dell’Ordine, distruggere, basta un numero: 400 mila. Tanti infatti sono gli articoli falsi scoperti durante il 2023, suddivisi in oltre 100 mila capi di abbigliamento, quasi 61.000 orologi da polso, oltre 17.000 paia di scarpe, decine di migliaia di profumi e persino un frigorifero falso. Un giro d’affari impressionante che danneggia enormemente il merchandising ufficiale Ferrari anche a causa di numerosi siti web fasulli – ovvero in nessun modo affiliati o autorizzati a vendere merce a marchio Ferrari – che sono stati scoperti ed eliminati: anche qui il numero è impressionante, oltre 13 mila..

Repliche fedelissime destinate allo sfascio

C’è poi il tema dei pezzi di ricambio, che nel caso di una Ferrari (di qualsiasi epoca) è altrettanto spinoso: non solo un pezzo «taroccato» rischia di non essere ai livelli qualitativi d’eccellenza richiesti, ma alimenta un traffico che, nel peggiore dei casi, arriva a trasformarsi nella costruzione di repliche per intero di alcuni dei modelli più iconici. L’anno scorso sono state individuate – ed immediatamente distrutte – ben tre repliche, una delle quali di una 360 Modena, ma anche i modelli degli anni ‘50 e ‘60 vanno forte, in quanto più facili da riprodurre rispetto alle vetture moderne, troppo complesse a livello di tecnologia ed elettronica. Esistono poi dei casi in cui un’auto viene riconosciuta come falsa solo dopo la vendita, eventualità che dà vita a spiacevoli controversie che, purtroppo per l’acquirente, hanno un’unico esito, ovvero la distruzione dell’esemplare.

Distrutte anche quelle del film «Ferrari»

Per capire quanto Ferrari prenda questa cosa molto seriamente, anche le repliche in vetroresina costruite per il film di Michael Mann sulla vita di Enzo Ferrari erano vincolate da un rigoroso contratto che, ancor prima di iniziare le riprese, obbligava la produzione a distruggerle dopo l’ultimo ciak. Troppo alto il rischio di vederle circolare a qualche evento lasciando aperta la possibilità che qualcuno in futuro cercasse di spacciarle come originali e Ferrari è rigidissima riguardo alla certificazione delle proprie vetture, tanto che l’agognato documento rilasciato da Ferrari Classiche è ormai un requisito che la maggior parte dei collezionisti ritiene essenziale per avere la certezza di essere di fronte ad un esemplare originale.

Fonte
corriere.it
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