Poche ore dopo l’evento internazionale di Dubai in cui Huawei sembrava aver superato la crisi delle sanzioni americane ed era pronta a riaggredire i mercati occidentali con nuovi pc e dispositivi indossabili, ecco che l’amministrazione degli Stati Uniti fa scattare una nuova tagliola contro il colosso cinese. Secondo l’agenzia Reuters, il governo Usa ha revocato le autorizzazioni che permettevano a società come Qualcomm e Intel di fornire microchip utilizzati per computer portatili e telefoni cellulari all’azienda tecnologica cinese, secondo tre fonti vicine alla questione. Una quarta fonte ha riferito che alcune delle società sono state informate martedì che le loro licenze erano revocate con effetto immediato.
Che cosa è successo
La mossa arriva dopo il lancio del primo laptop Huawei dotato dei nuovi processori Intel Core Ultra, che puntano molto sulle capacità native di intelligenza artificiale, era diventato un caso politico, nelle scorse settimane, quando l’annuncio era trapelato. L’uscita del laptop aveva attirato le critiche dei legislatori repubblicani, che avevano interpretato il fatto come un via libera del Dipartimento del Commercio a Intel per vendere il chip all’azienda. «Abbiamo revocato alcune licenze per le esportazioni verso Huawei», ha dichiarato il Dipartimento del Commercio in un comunicato, rifiutandosi di specificare quali fossero state ritirate. La mossa dell’amministrazione Usa arriva dopo pressioni provenienti in particolare dal partito Repubblicano, che esortavano l’amministrazione Biden a prendere provvedimenti più severi per ostacolare l’azienda di Shenzhen.