Erano ore che dai Paesi occidentali, Italia compresa, arrivava l’allarme per un possibile attentato all’aeroporto di Kabul, dove migliaia di persone – 10mila, dicono i media internazionale – erano ammassate nella speranza di poter salire sugli ultimi voli per l’evacuazione. E l’attacco purtroppo è arrivato nel pomeriggio: “Possiamo confermare un’esplosione fuori dall’aeroporto di Kabul. Al momento non c’è chiarezza sulle vittime, forniremo ulteriori dettagli quando possiamo”. Lo scrive su Twitter il portavoce del Pentagono, John Kirby. “Il bilancio delle vittime non è chiaro al momento”, ha aggiunto, “forniremo ulteriori dettagli quando potremo”. Ci sono feriti tra gli afghani. Numerose fonti riferiscono che l’esplosione avvenuta all’esterno dell’aeroporto di Kabul è dovuta a un “attacco suicida” e ha causato “numerose vittime”. Davanti allo scalo c’erano 10mila persone in attesa di entrare. L’attentato sarebbe stato causato da un kamikaze. Secondo Sky News.Uk, l’esplosione è avvenuta vicino al baron Hotel, dove alloggiano truppe e giornalisti britannici a Kabul. Secondo notizie non confermate, è ancora in corso una sparatoria.
Da ieri si susseguivano allerte dei Paesi occidentali di un possibile attaco da parte del ramo afghano dell’Isis. “La minaccia è credibile, è imminente, è letale”, aveva detto il sottosegretario britannico alle Forze armate, James Heappey, parlando questa mattina di un attacco che sarebbe potuto avvenire ad ore. Come, in effetti, è accaduto.
Anche l’Italia aveva espresso timori per un imminente attacco a Kabul.
Non è ancora chiara la matrice dell’attacco, ma le intelligence occidentali temevano l’azione dell’Isis (Isis-K), il ramo afghano dello stato islamico.