Aprendo questo link potrete vedere il percorso del 16 maggio 2024
Muovo il primo di una interminabile serie di passi da unapiazza San Pietro che già a quest’ora del mattino vede una nutrita schiera di persone pazientemente in coda, aspettando di visitare la Basilica.
La giornata è tiepida e Roma è tutto un cantiere, per il Giubileo dell’anno prossimo e per la terza linea della metropolitana.
Dopo una prima parte che tocca alcuni tra i monumenti più iconici e che la rendono unica al mondo (San Pietro, Castel Sant’Angelo, Piazza Venezia con il Vittoriano, i Fori Imperiali, Colosseo, arco di Costantino e via ancora), con il traffico impazzito di automobili e turisti, all’improvviso, come in un corto circuito spazio-temporale, poco dopo le Mura Aureliane in corrispondenza della Chiesa del “Domine, quo vadis?”, ci si trova davanti alla Roma bucolica ritratta da tantissimi pittori stranieri, immutata nei secoli.
Da qui inizia il Parco dell’Appia Antica, la “Regina viarum”, prima tra tutte le vie che permisero ai Romani di toccare e delimitare tutti i confini del mondo allora conosciuto.
Dieci kilometri di meraviglia tra monumenti sepolcrali, templi, ville lussuosissime. È un inizio troppo sfolgorante che potrebbe far pensare:”bene, e ora? Cosa altro può esserci da vedere che possa reggere il confronto?”
E invece no! Ogni giorno, da qui all’arrivo ci sarà qualcosa di inatteso, sorprendente, che sia di interesse naturalistico, storico, archeologico, architettonico, qualcosa che riempirà gli occhi e il cuore.
A cominciare dalla parte finale di questa prima giornatache nella sola Piazza della Libertà di Castel Gandolfo trova riuniti:
– il Palazzo Pontificio, zona extraterritoriale dello Stato
del Vaticano unitamente alle meravigliose ville pontificie, su tutte Villa Barberini impiantata sulla preesistente villa di Domiziano
– la Collegiata di San Tommaso progettata da Gian Lorenzo
Bernini
– il belvedere mozzafiato sul lago di Albano
– la prima buca delle lettere al mondo.
A concludere il tutto le mitiche “fraschette” con piatti
tipici romani e vino dei Castelli.
Continuiamo perciò con entusiasmo questo magnifico viaggio
che non finirà mai di sorprenderci.
