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Miscellanea

Meta lancia la versione a pagamento di Facebook e Instagram senza pubblicità in Europa

Meta si adegua alle norme europee e permette agli utenti di usare i suoi social senza pubblicità con un piano a pagamento.

Tanto tuonò che piovve. Perché Meta , alla fine, ha deciso di lanciare veramente una versione dei suoi social network (Instagram e Facebook) a pagamento. La società fondata e condotta da Mark Zuckerberg offre da novembre agli utenti europei la possibilità di pagare un abbonamento mensile per utilizzare Facebook e Instagram senza pubblicità. Si tratta – giusto sottolinearlo – di una possibilità, non di un obbligo.

Nel senso che la fruizione gratuita dei due social è ancora prevista e garantita. Chi decide di non sottoscrivere alcun abbonamento, infatti, potrà continuare a utilizzare questi servizi gratuitamente, visualizzando però inserzioni maggiormente pertinenti. Il lavoro, dunque, è sull’algoritmo che sceglie l’advertising: perché se la logica è “o i tuoi soldi o i tuoi dati”, affinché Meta continui a erogare gratuitamente queste piattaforme, da qualche parte il denaro dovrà pur prenderlo.

Sugli smartphone degli utenti italiani stanno comparendo le schermate che invitano alla scelta: abbonarsi alla versione senza pubblicità o continuare con la versione gratuita? Attraverso le schermate azzurrine che molti utenti si stanno trovando davanti prima di poter accedere alla propria bacheca, Meta in un avviso dal titolo «Scegli come continuare a usare Facebook» mette in guardia chi sta per premere il tasto «Usa senza costi aggiuntivi».

La decisione di lanciare il piano in abbonamento è stato reso noto dalla stessa società di Menlo Park: «Crediamo fermamente in una internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche. Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati», è scritto nella nota diffusa da Meta.

Da novembre

«Per ottemperare alle normative Europee in continua evoluzione – proseguono dalla società di Mark Zuckerberg – stiamo introducendo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento in Ue, See e in Svizzera. A novembre offriremo alle persone che utilizzano Facebook o Instagram che risiedono in queste regioni la possibilità di continuare a utilizzare questi servizi personalizzati gratuitamente con la pubblicità, oppure di sottoscrivere un abbonamento per non visualizzare più le inserzioni. Le informazioni delle persone che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento non saranno utilizzate per gli annunci pubblicitari».

Quanto costa

Ma quanto costa l’abbonamento a Facebook e Instagram? «A seconda che si scelga di attivare l’abbonamento sul web o da mobile – spiegano ancora da Meta – il costo sarà rispettivamente di 9,99 euro al mese sul web o di 12,99 euro al mese su iOS e Android. Indipendentemente da dove si effettui l’acquisto, l’abbonamento sarà valido per tutti gli account Facebook e Instagram collegati al Centro gestione account dell’utente. Fino all’1 marzo 2024, l’abbonamento iniziale sarà valido per tutti gli account collegati al Centro gestione account dell’utente. Dall’1 marzo 2024 in poi, per ogni ulteriore account inserito nel Centro gestione account dell’utente, si applicherà un costo aggiuntivo di 6 euro al mese per gli abbonamenti sottoscritti sul web, e di 8 euro al mese per quelli attivati su iOS e Android».

I social a pagamento

E’ una mossa assolutamente importante, questa, per il movimento dei social a pagamento. Perché si passa per la prima volta, concretamente, dalle teorie ai fatti. Va ricordato che il primo a creare dibattito, e a muoversi in questo senso, è stato Elon Musk , che dopo aver acquistato Twitter (oggi X) ha spinto sull’acceleratore del piano in abbonamento. Tuttavia, in questo caso il discorso sembra diverso. Perché Meta, a differenza di X, per ora non pare aver in mente un piano che preveda un servizio differente, per chi si abbona, se non per un aspetto meramente pubblicitario. Chiaramente, però, il processo è solo agli inizi. E il futuro dei social potrebbe essere presto riscritto.

FONTE BIAGIO SIMONETTA ILSOLE24ORE.COM

 

Fonte
ilsole24ore.com
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