Oltre mezzo secolo fa ,d’estate e con tanti miei compagni di scuola, lavoravo nei campi o nelle industrie conserviere ed avevo modo di osservare ogni giorno come (non) si facevano i controlli: con gli ” omaggi”di cassette di pelati o di frutta sciroppata nella 500″belvedere” o nella 600 del delegato sindacale o dell’ispettore che non ispezionava.Passano 4O anni e Marchionne scopre che le officine della più grande fabbrica italiana “sembrano uscite da un romanzo di Charles Dickens “e dispone una radicale “umanizzazione “degli ambienti a cominciare dalle mense e dai servizi igienici.Poi leggiamo ogni giorno che un ponte cade perché non si sostituiscono i tiranti, le industrie restano in attività mentre fuori dal cancello i morti per Covid si contavano a centinaia, una ragazza muore perché È stato eliminato lo schermo di protezione del macchinario, la funivia si schianta perché i freni sono manomessi, un medico prescrive farmaci ” dopanti ” per non far ” sentire la fatica” a 200 indiani che lavorano nell’agro pontino.
Altro che Max Weber !Sicuramente non sono così tutte le aziende italiane ma qualcosa non funziona nel capitalismo italiano !
V.P.P.