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EconomiaTecnologia

Samsung presenta i nuovi Galaxy S10, Galaxy Fold e Galaxy Watch Active

Assieme a tre nuovi smartphone di fascia alta con un foro sullo schermo al posto del notch, l’azienda coreana ha lanciato un ibrido tablet-telefono con schermo flessibile e ampliato la linea di dispositivi indossabili

Con un evento tenuto in contemporanea a San Francisco, Londra e Seul, Samsung ha anticipato di qualche giorno le novità che la concorrenza svelerà da sabato al Mobile World Congress di Barcellona. L’azienda coreana ha presentato i tre nuovi Galaxy S10, quattro dispositivi indossabili e ha mostrato la versione commerciale del suo Galaxy Fold, l’ibrido smartphone-tablet con schermo AMOLED flessibile che aveva già anticipato alla fine del 2018.

La serie Galaxy S10
I nuovi smartphone con cui Samsung festeggia i dieci anni della sua fortunata serie Galaxy sono tre: S10e, l’entry level meno costoso, S10 (la versione standard) e S10+. Il design mantiene le linee riconoscibili della serie, ma cambiano alcuni dettagli come la disposizione delle fotocamere sul retro. La caratteristica comune a tutte le versioni è il nuovo schermo Amoled Inifinity-O, che riduce ancora le cornici per aumentare lo spazio disponibile sul display. Samsung non cede alla tacca in alto, in favore di un foro sull’angolo in alto a destra per ospitare la fotocamera frontale. Tutti gli altri sensori, compreso quello per le impronte digitali, sono sotto lo schermo.

Galaxy S10 e S10 montano uno schermo Quad HD+ con bordi curvi: il primo misura 6,1 pollici, mentre sulla versione “+” top di gamma si sale a 6,4 pollici. Su Galaxy S10e lo schermo misura 5,8 pollici: è sempre un Amoled dinamico, ma la risoluzione è più bassa e manca la curvatura ai bordi (Samsung lo definisce “Flat Full HD+”). Il processore è invece lo stesso per tutti e tre le versioni disponibili in Europa, cioè un octa-core 64-bit realizzato con processi a otto nanometri. Le configurazioni di RAM e spazio di archiviazione cambiano invece a seconda del modello: dai 128GB + 6GB di RAM del Galaxy S10e fino ad arrivare a 1TB con 12GB di Ram del modello full-optional del Galaxy S10+ (nelle versioni standard, S10 e S10+ hanno 128GB di spazio di archiviazione e 8GB di RAM). Su tutti e tre è installato Android 9 Pie e sono disponibili la ricarica rapida e la ricarica senza fili. Tutti e tre i modelli sono resistenti ad acqua e sporco con standard IP68.

Come già per le serie Galaxy precedenti, anche gli S10 possono contare su un comparto fotografico tecnologicamente avanzato. Su S10 e S10+ la fotocamera posteriore include tre obiettivi: un tele da 12 megapixel, un grandangolo sempre da 12 megapixel e un ultra-grandangolo da 16 megapixel. Sulla versione “e” ci sono soltanto il grandangolo e l’ultra-grandangolo, mentre manca il teleobiettivo.

Su S10+, il top di gamma, il foro sul display è un po’ più grande per ospitare una seconda fotocamera frontale.

Galaxy S10 5G
Samsung ha citato inoltre un quarto modello di S10 con connessione 5G, su cui però i dettagli ancora scarseggiano. Si sa che arriverà probabilmente verso l’estate e che, come tutti i primi modelli dotati di connettività di prossima generazione, avrà una batteria molto potente (da 4500mAh) per sopperire alle necessità energetiche dei modem e delle antenne 5G. Sarà un dispositivo gigante, con schermo quasi da 6,7”: anche questa, più che una scelta di design, è una decisione costruttiva dovuta alle dimensioni della batteria e delle antenne per la connessione superveloce. Samsung ha confermato di essere al passo con l’evoluzione della categoria, ma non c’è alcun motivo per aspettare con ansia la versione 5G del Galaxy S10: come tutti i dispositivi 5G della concorrenza costerà tanto e al momento del lancio la copertura delle reti di nuova generazione sarà ancora scarsa. In più, Qualcomm, che produce buona parte dei componenti per il 5G utilizzati da telefoni Android, ha già annunciato la seconda generazione di chip, che saranno adottati dagli smartphone in arrivo nel quarto trimestre del 2019.

Galaxy S10, prezzi e disponibilità
I tre Galaxy del decennale arriveranno in Italia il prossimo 8 marzo, e si possono preordinare da oggi sullo store di Samsung. I prezzi sono commisurati alle tendenze del mercato e alla dotazione tecnica dei dispositivi. Questo il listino ufficiale: 779€ per Galaxy S10e, 929€ per Galaxy S10, 1029€ per Galaxy s10+. Tutti e tre i dispositivi sono disponibili in tre colori: Prism White, Prism Black e Prism Green. S10e – in diretta concorrenza con iPhone XR giallo – si può avere anche nella colorazione Canary Yellow. Chi preordina i dispositivi sullo store riceverà inoltre in omaggio un paio di cuffie Galaxy Buds senza fili.

Galaxy S Fold
All’evento per il lancio della serie S10 Samsung ha svelato anche la versione commerciale del suo dispositivo con schermo Amoled flessibile. Non si chiama Galaxy X, come suggerivano le indiscrezioni più recenti, bensì Galaxy Fold, ed è un ibrido a metà tra un tablet e uno smartphone. Il concetto è simile a quello del prototipo mostrato a fine 2018, ma ora ne conosciamo più nel dettaglio le caratteristiche tecniche e il meccanismo di funzionamento.

Lo schermo non si limita a flettersi ma si piega del tutto, grazie a una nuova tecnologia AMOLED sviluppata dalla divisione Samsung Display. Per potersi piegare in questo modo, è del 50% più sottile rispetto a quello tipico di uno smartphone e utilizza un sofisticato meccanismo a cerniera, nascosto nella scocca. Quando lo schermo principale da 7,3” pollici si richiude su se stesso, il dispositivo ricorda uno smartphone un po’ più spesso della media: un secondo schermo HD più piccolo da 4,7” permette di utilizzarlo come un comune telefono. Non ci è sembrata bellissimo il notch sulla parte destra dello schermo quando è aperto, ma le caratteristiche tecniche sono quelle di un dispositivo di fascia alta: 512GB di spazio di archiviazione, 12GB di RAM, tripla fotocamera posteriore e doppia fotocamera frontale, processore octa-core con processi a 7nm 64-bit, batteria da 4380mAh.

Il Galaxy Fold è sia uno smartphone compatto sia, alla bisogna, un dispositivo più grande su cui lavorare, giocare o guardare un film come su un tablet. A Samsung va riconosciuto un discreto coraggio nel provare a riscrivere completamente il paradigma di ciò che consideriamo – ormai da dieci anni – uno smartphone. Per farlo l’azienda coreana ha esplorato i limiti dei materiali, investito in ricerca, cercato (e trovato) nuove strade per sviluppare un dispositivo che guarda al futuro. La criticità di fondo è che, ad oggi, Galaxy Fold rimane una soluzione in cerca di un problema. L’innovazione hardware, di per sé, non è sufficiente. Serve che il software dia un senso più profondo al prodotto trasformando una tabula rasa (pieghevole) in una finestra che permetta di affacciarsi sui contenuti multimediali in maniera completamente nuova. Anche se il potenziale c’è, insomma, il percorso è ancora molto lungo: a Samsung spetta l’arduo compito di convincerci dell’utilità di questo nuovo paradigma.

I nuovi wearable
Oltre ai nuovi Galaxy S10 e al Galaxy Fold, Samsung ha presentato anche una nuova serie di dispositivi indossabili.

Il più interessante è il Galaxy Watch Active. Come suggerisce il nome è uno smartwatch orientato allo sport. Il design è semplice e unisex, dominato dal display AMOLED tondo always-on da 1,1”. La cassa misura 40mm. Il dispositivo può misurare la pressione del sangue grazie a uno speciale sensore e include varie soluzioni software che permettono di tenere semper sotto controllo i livelli di stress, l’attività fisica e la salute. C’è il GPS e il Wi-Fi, ma non la connessione cellulare per usare lo smartwatch in assenza del telefono connesso. L’attività fisica e gli allenamenti vengono riconosciuti in automatico, con la possibilità di impostare obiettivi giornalieri e tenere sotto controllo i progressi. Come sempre, sul Galaxy Watch Active non gira una versione di Android, bensì Tizen wearable OS 4.0, sistema operativo proprietario di Samsung. Lo smartwatch dà il meglio ovviamente se inserito in un ecosistema di dispositivi della casa coreana, ma è compatibile anche con altri dispositivi Android e con gli iPhone.

Samsung ha presentato poi due nuovi braccialetti smart per il fitness: Galaxy Fit e Galaxy Fit e. Entrambe montano un minischermo (rispettivamente da 0,95 e 0,94 pollici) e il firmware Realtime OS. Servono principalmente a tenere sotto controllo l’attività fisica e gli allenamenti (riconoscono fino a 90 attività differenti, da selezionare però tramite l’app dedicata sullo smartphone). Si possono usare anche come tracker del sonno e sono adatti ai nuotatori, perché resistono all’acqua fino a 5 atmosfere.

Per completare la sua nuova offerta wearable, l’azienda coreana ha lanciato oggi anche le cuffie in-ear senza fili Galaxy Buds, sviluppate in collaborazione con AKG (l’azienda austriaca è controllata del gruppo coreano). Si possono usare per ascoltare musica tramite Bluetooth oppure, ça va sans dire, come auricolari telefonici. Buona la batteria: sette ore di autonomia con una ricarica completa e 1,7 ore con una ricarica rapida di soli 15 minuti.

 

FONTE ANDREA NEPORI, BRUNO RUFFILLI LASTAMPA.IT

FOTO

Fonte
LASTAMPA.IT
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