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Sinner-Zverev all’Atp Cincinnati: Jannik show. Rimonta, supera il tedesco in tre set (7-6, 5-7, 7-6) e vola in finale contro Tiafoe

L'azzurro: «Partita dura, ma emozionante». Nell'altra semifinale Tiafoe batte Rune: sarà lui l'avversario di Jannik nell'ultimo atto del Masters 1000 di Cincinnati

L’euforia di Sinner: «Partita dura e eccitante»

di Marco Calabresi

Non aveva promesso miracoli a Cincinnati, ma Jannik Sinner è andato in finale anche lì. Infinito, Jannik, come la notte italiana, che quando sono quasi le 3 viene squarciata da un urlo a cui il numero 1 del mondo non ci ha abituati dopo le sue vittorie. Ma quella dopo tre ore e 6′ contro Sascha Zverev, che gli vale la quinta finale in un Masters 1000 in carriera e la quinta in questa stagione (le prime quattro le ha vinte tutte) è una vittoria che vale tanto, tantissimo: per quanto è stata tirata la partita, finita 7-6 5-7 7-6, e perché con questo successo l’azzurro è sicuro di rimanere numero 1 del mondo anche dopo lo US Open, il grande appuntamento di questa estate americana, con Zverev che in caso di successo avrebbe potuto infilarsi tra Alcaraz e Djokovic ed entrare a gamba tesa nella lotta per il trono del tennis. Sarà per un’altra volta: Sinner, che aveva perso quattro dei cinque precedenti con il tedesco (l’ultimo proprio a New York lo scorso anno), prima di pensare all’ultimo Slam della stagione, avrà un titolo da giocarsi, e sarà il primo italiano a giocare la finale a Cincinnati.

«Una partita dura, eccitante, in un’atmosfera fantastica — le parole dell’azzurro —. Prima il sole, poi la pioggia, poi la notte, ma è bellissimo essere in finale. Ho avuto un po’ di alti e bassi, ma la mia forza è stata quella di salire di livello nei momenti importanti. Questa vittoria significa tanto per me, a prescindere da come finirà il torneo. Sono migliorato a livello fisico, cerco di rimanere forte con la testa». Una testa che lo ha aiutato anche nei momenti in cui il fisico sembrava dare segni di cedimento.

Il match era iniziato bene per Sascha, che si è preso il break nel terzo game del primo set. Sinner ha fatto il suo subito dopo, conquistandosi la palla del controbreak con un super passante, ma Zverev si è aggrappato alla prima di servizio. Jannik è comunque riuscito a raddrizzare il set, prima sfruttando un doppio fallo del tedesco per andare 0-30, poi guadagnandosi due palle break con una splendida smorzata, infine sorprendendo Zverev con una risposta a pallonetto calcolata male, da cui è nato uno scambio pazzesco vinto dal numero 1 del mondo. Con ancora qualche preoccupante smorfia di dolore e tra un massaggio all’anca e l’altro, Sinner ha portato comunque il set al tiebreak, che è stato diviso in due dall’interruzione di mezzora per pioggia: l’ultimo punto prima dello stop era stato un gran passante di Jannik, poi dopo il rientro in campo dei protagonisti il livello si è alzato in maniera vertiginosa.

Un errore di dritto di Sinner ha dato il primo set point a Zverev, con Jannik che lo ha annullato con uno smash rischiosissimo. Di set point ne ha avuto poi uno Jannik, cancellato con un ace da Zverev, che con un altro servizio vincente ha bissato il set point, anche questo disinnescato con un ace dall’azzurro. Dopo un altro set point per Sinner annullato con la prima da Zverev, il primo a cadere in errore (e che errore) è stato il tedesco, che con un rovescio sbagliato banalissimo ha dato a Sinner il set point buono, sfruttato chiudendo con una grande volée di rovescio.

Ma questa è una semifinale di rincorsa. Sinner lo ha provato sulla sua pelle anche nel secondo set, iniziato come il primo, con un break per il 3-1 (doppio fallo e smorzata sbagliata gli errori decisivi) ma rimesso a posto addirittura a zero, subito dopo. Sul 5-6, un brutto dritto in corridoio ha mandato Sinner sotto 0-30, poi diventato 0-40 grazie a un gran punto di Zverev: Jannik ha annullato il primo set point, non il secondo, con uno smash affossato a rete che ha portato la partita al terzo.

Un terzo set che a differenza dei precedenti due non ha avuto palle break. Sinner non ha sentito la pressione sotto 4-5 0-15, tirando quattro prime di fila, poi ha lottato invano nel game successivo, con Zverev che si è invece aggrappato al dritto. Inevitabile, allo scoccare della terza ora di gioco, l’epilogo al tiebreak: Sinner è salito 3-1, poi sul 4-2, rafforzando il minibreak di vantaggio (5-2) con una botta tremenda di dritto e guadagnandosi tre match point con una risposta di dritto paurosa, sulla riga. Il secondo è stato quello decisivo, con un abbraccio a rete bellissimo tra i due rivali che rende onore a una partita fantastica. E se anche Zverev non sarà numero 2 del mondo a New York, Jannik avrà un avversario vero in più da cui guardarsi.

Sinner-Zverev, ecco i momenti più emozionanti della semifinale di Cincinnati vinta da Jannik

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 | 19 Agosto

Sinner, tie break vincente e vola in finale

Dopo aver fallito il primo match point, Sinner – dopo tre ore e 6 minuti di gioco – chiude il match grazie a un errore di Zverev (palla fuori): il tie break del terzo set finisce 7-4 per l’italiano che vola in finale, dove incontrerà – come emerso nel seguito della serata – il tennista statunitense Frances Tiafoe che ha battuto in tre set (4-6, 6-1, 7-6) il danese Holger Rune.

Fonte
corriere.it
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