
L’era dei Copilot Plus PC

L’annuncio di Recall
Siamo entrati ufficialmente nell’era dei Copilot Plus Pc. Ve ne abbiamo parlato in un articolo dedicato: Microsoft ha ingranato la quinta marcia verso l’era dell’intelligenza artificiale generativa applicata all’esperienza utente in compagnia dei computer. Sono perciò tantissime le funzioni che arriveranno nei prossimi mesi a bordo di Windows 11 e basate sull’IA. Tra queste spicca la modalità «Recall» (in italiano «Richiamo»), una sorta di evoluzione di Time Machine dei Mac. Permetterà di trovare i contenuti visualizzati o aperti in precedenza sul dispositivo, sfruttando ovviamente gli algoritmi di Copilot.
Con quali dispositivi è compatibile Recall

Surface Pro e Laptop, i primi Copilot Plus PC
Partiamo da alcuni aspetti importanti. Microsoft ha attivato un’apposita pagina FAQ dedicata a Recall, con la quale ha fatto un po’ di chiarezza rispetto anche a quanto mostrato in fase di presentazione. È bene innanzitutto sottolineare come potrà essere utilizzata solo sui Copilot Plus Pc (come i nuovi Surface Pro e Surface Laptop della stessa azienda di Redmond), perché ha bisogno di sfruttare algoritmi di intelligenza artificiale particolarmente evoluti. Attualmente è in una fase di anteprima, che il gigante californiano sfrutterà per raccogliere le opinioni dei clienti al fine di migliorarne la funzionalità. In più, al momento è ottimizzata per alcune lingue, tra cui inglese, cinese semplificato, francese, giapponese, spagnolo e tedesco.
Come funziona Recall

La timeline di Recall
Ma come fa Recall a permettere di recuperare tutti i contenuti che sono transitati nel tempo sul computer? Lo spiega molto bene Microsoft all’interno della pagina FAQ: acquisisce immagini dello schermo attivo ogni pochi secondi. Gli snapshot (praticamente degli screenshot) vengono vengono criptati e salvati sul disco del computer. In questo modo, attraverso la ricerca o un’apposita barra temporale, è possibile recuperare i contenuti visualizzati sul PC nel corso dei mesi. Dopo aver trovato lo screenshot desiderato in Recall, quest’ultimo verrà analizzato e saranno visibili delle opzioni di interazione. Le azioni eseguibili dipenderanno dai contenuti e dalle capacità del fornitore del servizio di chat in Copilot in Windows. Ad esempio, sarà possibile evidenziare un blocco di testo e decidere di riassumerlo, tradurlo o aprirlo con uno strumento di elaborazione di testi come Word o Notepad. Evidenziando un’immagine, si potrà modificarla o utilizzare Copilot per trovare o creare un’immagine simile. Inoltre, Recall consentirà di aprire lo snapshot nell’applicazione originale in cui è stata creata e aprirà il documento, il sito Web o l’e-mail di origine in uno screenshot. Insomma, siamo potenzialmente di fronte a un nuovo modo di interagire con il computer.
Quanta memoria occupa Recall

La barra di ricerca di Recall
C’è però un dettaglio da non trascurare. Recall funziona in locale, direttamente sul computer, senza server in cloud o apparati esterni. Sfrutta infatti la NPU (Neural Processing Unit), che nei Copilot Plus PC deve raggiungere almeno i 40 TOPS (Teraflops). Ciò significa che il salvataggio continuo degli snapshot occuperà una certa memoria del PC. In particolare, come chiarito dalla stessa Microsoft, lo spazio su disco minimo necessario per l’esecuzione di Recall è di 256 Gigabyte, con 50 Gigabyte di spazio disponibile. Lo spazio dedicato a Recall su un dispositivo con 256 Gigabyte di spazio disponibile sarà di 25 Gigabyte, che consentiranno l’archiviazione di circa 3 mesi di snapshot. Sarà possibile aumentare lo spazio dedicato nelle impostazioni del PC. Gli snapshot meno recenti verranno eliminati una volta utilizzato lo spazio disponibile per consentire l’archiviazione di quelli nuovi.